Detrazioni Fiscali Casa, cosa cambia nel 2017 ?
Detrazioni Fiscali Casa, cosa cambia nel 2017 ? Con l’approvazione in Consiglio dei Ministri della Legge di Stabilità 2017 sono stati confermati ed estesi i benefici fiscali sulla casa, inclusi il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus, vediamo nel dettaglio cosa cambierà:
Bonus Ristrutturazioni:
Come anticipato, le agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie sono state confermate dalla Legge di bilancio 2017 e quindi prevista la proroga di 1 anno della detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie .
In questo modo, i contribuenti grazie agli incentivi possono detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione di immobili adibiti ad uso residenziale, fino ad un limite di spesa pari a 96mila euro per unità immobiliare.
In maniera analoga agli ecobonus, le detrazioni devono essere ripartite in 10 rate annuali.
Bonus Ristrutturazioni: chi può ottenerlo?
Non sono soltanto i proprietari dell’immobile a poter accedere al bonus ristrutturazione, ma anche gli inquilini in affitto, gli usufruttuari e i nudi proprietari.
– le opere di manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio,
– la manutenzione straordinaria,
– la ristrutturazione edilizia,
– il risanamento conservativo.
Al fine di usufruire delle agevolazioni sulle ristrutturazioni, come per l’ecobonus, bisognerà essere in possesso della fattura e del bonifico parlante; inoltre sarà necessario presentare una dichiarazione di ristrutturazione.
Bonus mobili:
Proroga del bonus mobili ordinario per tutto il 2017, ma depotenziato rispetto al 2016 infatti è confermato il bonus mobili anche per il 2017 ma non si trovano riferimenti alle agevolazioni per gli under 35. Se hai ristruttrato casa e vuoi rinnovarne l’arredo, la legge ti concede un bonus per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici. L’agevolazione attualmente è valida per i mobili ed elettrodomestici acquistati nel 2016. La bozza del Disegno di Legge di Stabilità 2017 prevede la proroga dell’agevolazione per tutto il 2017, ma depotenziata rispetto al 2016, perché a rientrare nel bonus sarebbero solo gli acquisti, effettuati nel 2017, legati a interventi di ristrutturazione iniziati dal 1° gennaio 2016. Le ristrutturazioni più vecchie, quindi, danno la possibilità di usufruire del bonus fino al 31.12.2016. Si ricorda che il bonus mobili di cui si parla in questo articolo non va confuso con il bonus mobili giovani coppie: le due agevolazioni sono simili ma hanno regole differenti.
Il bonus mobili è una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, finalizzati all’arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione.
I soggetti che possono fruire del bonus sono pertanto coloro che hanno effettuato un intervento di ristrutturazione edilizia.
Il bonus è valido per le spese sostenute dal 6.6.2013 fino al 31.12.2016, grazie alla proroga effettuata con la Legge di Stabilità 2016. Per quanto riguarda la proroga l’Agenzia delle Entrate, nella Circolare 7/E/2016 ha chiarito che possono avvalersi dell’agevolazione “sia i contribuenti che sostengono spese per interventi di ristrutturazione dell’immobile nel 2016 sia i contribuenti che hanno sostenuto tali spese in anni precedenti, a decorrere dal 2012”.
La detrazione spetta nella misura del 50%, nel limite massimo di spesa di 10.000,00 euro per unità immobiliare, indipendentemente dall’importo delle spese per i lavori di ristrutturazione, e va ripartita in 10 rate annuali.
L’importo massimo di 10.000,00 euro è riferito:
- alla singola unità immobiliare, comprese le pertinenze;
- alla parte comune dell’immobile, oggetto di ristrutturazione. In tal caso la detrazione può essere usufruita per l’acquisto di beni agevolabili destinati all’arredamento delle parti comuni (ad esempio, guardiole, appartamento del portiere, sala adibita a riunioni condominiali, lavatoi, ecc.).
Se il contribuente effettua interventi edilizi agevolabili su più unità immobiliari la detrazione è “riconosciuta più volte”.
Con riferimento al limite massimo di spesa agevolabile, nella Circolare 7/E/2016 l’Agenzia richiama la precedente Circolare 11/E del 14.3.2014, in cui si precisava che i 10.000,00 euro deve essere calcolati considerando le spese sostenute nel corso dell’intero arco temporale di vigenza dell’agevolazione, anche nel caso di successivi e distinti interventi edilizi che abbiano interessato l’unità immobiliare.
I beni incentivabili rimangono gli stessi e più precisamente:
- mobili nuovi che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione (nella circolare 29/E/2013 l’Agenzia delle entrate ha fornito un elenco “esemplificativo” dei mobili agevolabili);
- grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica A + e forni con classe energetica A. L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo. Per individuare degli elettrodomestici l’Agenzia fa riferimento all’allegato 1B, D.Lgs. n. 151/2005.
Ecobonus o Riqualificazione Energetica :
Il cosiddetto ecobonus, il beneficio fiscale concesso ai contribuenti che investono nel miglioramento delle prestazioni energetiche della casa, è stato confermato nella misura del 65% per ben 5 anni, dal 2017 al 2021.
Non è la sola novità, il bonus infatti aumenta e arriva al 70% del costo sostenuto per gli interventi che hanno un’incidenza superiore al 25% della superficie dell’edificio, arrivando poi al 75% per i lavori volti al miglioramento della prestazione energetica, sia invernale che estiva.
In pratica, quindi, i costi sostenuti per i lavori di efficientamento energetico sonodetraibili dall’Irpef nella percentuale specificata e in 10 rate dello stesso importo.
Ecobonus 2017: chi può ottenerlo?
Possono avere accesso all’ecobonus i contribuenti che investono nella riduzione del fabbisogno energetico fino alla soglia massima di 30.000,00 euro per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione, 60.000,00 euro per i lavori di riqualificazione dell’involucro di edifici esistenti e per l’installazione di pannelli solari e 100.000,00 euro per chi effettua lavori di riqualificazione energetica globale.
Inoltre, i contribuenti devono possedere la fattura relativa alle spese sostenute e il bonifico parlante contenente le indicazioni dei dati del richiedente, il codice fiscale del beneficiario e la causale del versamento.
L’Ecobonus è esteso anche agli alberghi. Prima era del 30%, ora invece arriva al 65%,fino al 31 dicembre 2018 e vale anche per gli agriturismi. Lavori fino a un massimo di 200.000,00 euro.